Making of Fuorisalone. The board game of Milan Design Week

Studiolabo
7 min readMay 25, 2018

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Il gioco da tavolo del Fuorisalone può sembrare la classica operazione di branded content che fa storcere il naso a gamer e appassionati del settore.

Sicuramente l’aspetto marketing è stato fondamentale, in fondo Studiolabo si occupa di strategie di comunicazione, ma non volevamo creare un semplice gadget per una edizione e via, ma un vero e proprio gioco da tavolo apprezzabile anche dai gamer consueti e che durasse nel tempo.

L’idea è venuta a Cristian Confalonieri, appassionato di gioco, sia come strumento progettuale ma anche come fonte inesauribile di sano divertimento.

«Quest’anno il nostro progetto Fuorisalone.it compie 15 anni, siccome non ci piace celebrarci ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore per raccontarci. Abbiamo pensato ad un gioco in scatola perché ci è sembrato fin da subito un’idea originale, inoltre è da un paio d’anni che Studiolabo fa ricerca sul campo, il gioco da tavolo è un settore in enorme espansione e quindi ci sembrava una bella sfida da raccogliere. Finalmente possiamo rispondere alla richiesta di tutti: “ci vorrebbe il Fuorisalone tutto l’anno”. Eccolo!»

Come trasformare l’evento del Fuorisalone in un board game?

Non avendo mai affrontato un progetto del genere, ci siamo chiesti: come si progetta un gioco da tavolo?
Ci siamo immersi nei concetti base del game design leggendo libri come “La progettazione dei giochi da tavolo” di Walter Nuccio, o “Game Design” di Maresa Bertolo solo per citarne un paio e consultando ripetutamente l’MDA Framework (Mechanics, Dynamics, Aesthetics) e le recensioni online dei giochi da tavolo sui siti specializzati. Una vera e propria full immersion durata mesi.

Il modello di analisi MDA ci ha permesso di scomporre il gioco in tre componenti (meccaniche, dinamiche, estetiche) legati strettamente tra loro. I livelli possono essere visti come gli strati che si frappongono fra il lavoro del game designer e la fruizione del gioco da parte del giocatore.

L’esperienza che volevamo far vivere ai giocatori è quella della Design Week milanese, agenda stracolma e la frenesia di voler partecipare a più eventi possibili che accadono quasi contemporaneamente.

Mappa di Milano dove abbiamo studiato le migliori location adatte al gioco.

Siamo partiti a progettare il tabellone di gioco, avendo chiaro fin da subito che la meccanica principale sarebbe stata quella di movimento da punto a punto. Sulla mappa di Milano abbiamo individuato le location più significative del Fuorisalone. Al fine di migliorare l’usabilità, abbiamo poi deciso di reinterpretare geograficamente la plancia e renderla simbolica, altrimenti sarebbe stata inusabile per i nostri scopi.

Il primo tabellone stampato per effettuare i playtest, dove esistevano location appartenenti a due zone, caratteristica successivamente eliminata.

Definite le zone e le location sul tabellone, abbiamo provato diverse meccaniche di gioco, sperimentando diversi metodi di movimento. È iniziata così la lunga fase di playtest — circa tre mesi — durante la quale ci siamo lasciati ispirare da tanti giochi e ne abbiamo riutilizzato anche delle componenti vere e proprie, è il caso di Ticket to Ride, Pandemic e Scotland Yard. Tutti giochi considerati entry level, senza meccaniche complicate o strategie cervellotiche da attuare, perché questo è sempre stato il nostro punto di riferimento, un gioco per tutti.

In questa fase sono stati tanti i prototipi prodotti. Del resto la prototipazione è un elemento fondamentale nella creazione di un gioco da tavolo, è lo strumento che consente, attraverso prove e collaudi, di individuare e correggere eventuali deficit di progetto.

I playtest effettuati giornalmente con colleghi ed amici ci hanno permesso di ricevere feedback esterni e apportare continue modifiche.

La prima versione delle carte evento che conteneva anche la tipologia (opening, party, cena…) poi eliminata durante i play test successivi e sostituita con le icone del design.
La versione quasi definitiva di carte evento e obiettivo. Dopo questa versione abbiamo tolto i numeri dalle carte obiettivo per aumentare la dimensioni delle icone del design sulla carta

Gli elementi che consideriamo fondamentali nel gioco del Fuorisalone sono il tempo di gioco, diviso in turni, e l’alternarsi casuale degli eventi sulla plancia.

La meccanica di suddivisione dei turni di gioco secondo un calendario finito (6 giorni come la Design Week) ha reso sicuramente il gioco più vicino alle dinamiche reali dell’evento stesso, ed aiuta a accrescere la frenesia di visitare una location prima della fine del gioco.

Il calendario integrato sul tabellone di gioco.

La meccanica degli eventi invece ha permesso di introdurre degli obiettivi comuni a tutti i giocatori e seppur introduce anche un po’ di fortuna nel gioco abbiamo notato che la pesca casuale di un evento sulla plancia è sempre un momento divertente per i giocatori.

Altra nota distintiva del gioco è la raffigurazione di oggetti di design sulle carte obiettivi, scelta dovuta per rappresentare al meglio il Fuorisalone e il mondo di riferimento.

Le icone del design presenti nel gioco sono: Spremiagrumi Juicy Salif di Philippe Starck (Alessi), Lampada, Eclisse di Vico Magistretti (Artemide), Tavolino Gnomi di Philippe Starck (Kartell), Sedia Panton di Verner Panton (Vitra), Pouf Puppy di Eero Aarnio (Magis), Poltrona P40 di Osvaldo Borsani (Tecno).
Qui un tabellone calendario che prevedeva una meccanica ad asta, successivamente scartata.

Una volta ottenuto un prototipo funzionante in ogni parte, lo abbiamo presentato a Cranio Creations che ha sposato con entusiasmo il progetto e ci ha aiutato nel perfezionamento del game design, rendendo Fuorisalone un degno gioco da tavolo.

Nel dettaglio, ci hanno aiutato a definire al meglio il calcolo del punteggio finale e ad arricchire l’esperienza di movimento sulla mappa, rendendolo più divertente e tattico, con l’introduzione della regola che consente ogni 3 gettoni Fuorisalone raccolti, uno spostamento aggiuntivo.

Il primo tabellone progettato insieme a Cranio Creations.

L‘ottimo rapporto con Cranio Creations è evidenziato dalla presenza di Lorenzo Tucci Sorrentino (Ceo) in qualità di co-autore sulla scatola del gioco. Quando è giunto finalmente il momento di lavorare sulla grafica abbiamo contattato Silvia Gherra con cui insieme avevamo disegnato la prima mappa del Brera Design District presa poi a case study internazionale, infatti la scelta è risultata perfetta, Silvia è stata in grado interpretare l’evento Fuorisalone tenendo conto di tutti i vincoli progettuali che convivono nel gioco da tavolo. Un mix di interfaccia utente, comunicazione e marketing (la scatola).

Proposta di Silvia di Mood board e Stile grafico approvata da Studiolabo
La prima versione sviluppata da Silvia con appunti a penna.

«Vengo spesso chiamata per illustrare mappe e ho costruito un mio linguaggio per comunicare i luoghi e la loro atmosfera, ma non avevo quasi mai lavorato su aspetti interattivi come quelli che richiede un plancia di gioco. La maggiore difficoltà è stata l’equilibrio tra l’illustrazione e la dinamica del gioco, renderlo piacevole, coerente, ovviamente comprensibile».

La versione definitiva che trovate nella scatola.

L’impacchettamento finale ha visto anche l’inserimento di Qr Codes sulle carte location, in grado di fornire informazioni utili anche ai più inesperti di Fuorisalone ma che conducono anche alla prima espansione, contenente regole aggiuntive, scaricabile e stampabile da casa.

Discorso a parte è stato il progetto grafico della Scatola, non è stato immediato trovare l’immagine rappresentativa dell’intero gioco, solo su due cose eravamo sicuri: del colore giallo (colore istituzionale di fuorisalone.it) e che la scatola sarebbe stata quadrata, 30x30 cm, per ospitare la grande plancia di gioco.

Studio della copertina: uno stadio avanzato del concept nato dal confronto tra Silvia Gherra, Studiolabo e Cranio Creations
Versione definitiva dell’immagine principale per la scatola

Il risultato finale è un gioco vero e proprio che seppur rivolto principalmente ad un pubblico alle prime armi, rimane apprezzabile anche agli occhi dei più esperti, come lo hanno dimostrato le recensioni provenienti dagli addetti ai lavori come Recensioni Minute o House of Games.

Durante il Fuorisalone sono state acquistate oltre mille copie e secondo i feedback dei design lovers il gioco rievoca lo spirito della Milano Design Week e il suo carico di divertimento.

Dopo l’esperienza di Fuorisalone molti nostri partner e clienti hanno intuito la capacità comunicativa di un gioco da tavolo e anche il game design è diventato un lavoro vero e proprio per noi di Studiolabo. Abbiamo ancora tanto da imparare, ma la voglia non ci manca, soprattutto la voglia di continuare a giocare.

Gioca a Fuorisalone e facci sapere cosa ne pensi!

Fuorisalone — The board game of Milan Design Week
Da 2 a 4 giocatori dai 14 anni in su, durata di gioco 50 minuti circa.
Prezzo: 34,95€
Autori:
Cristian Confalonieri, Lorenzo Tucci Sorrentino
Illustrazioni: Silvia Gherra
Grafica: Andrea Venegoni
Regolamento: Fabrizio Somma
Edizione a cura di: Giuliano Acquati

Fabrizio Somma
Studiolabo

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